Where do you want to go and where do you want to leave?

    La fiera virtuale sull’eco-sostenibilità è stata un successo!

    3 febbraio 2021

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    La nostra esperienza a GECO

    Ti ricordi l’articolo sulle fiere ai tempi del Covid?! Se non l’hai letto (ti invito a farlo), avevamo introdotto il tema delle cosiddette “fiere virtuali”, spiegando molto semplicemente come funzionano, quali sono gli aspetti positivi e quali le criticità.

    Oggi voglio raccontarti di GECO, la fiera virtuale su sostenibilità, turismo esperienziale, mobilità ed energia che si è tenuta dal 28 al 30 gennaio 2021. All’evento, patrocinato dal Comune di Milano, erano presenti alcune fra le personalità più autorevoli d’Italia in ambito green, ma anche associazioni, centri di ricerca e aziende impegnate in prima persona nell’attuare la tanto attesa “rivoluzione sostenibile.” L’obiettivo della fiera era diffondere la conoscenza di tecnologie, modelli e trend legati alla sostenibilità, favorendo l’incontro e lo scambio tra tutte le realtà sensibili e attente a queste tematiche. Inutile dire che non potevamo perdercela!

    Entriamo subito nel merito di questa esperienza. La prima cosa che ci tengo a sottolineare è il fatto che questa modalità organizzativa ha consentito di svolgere la fiera con un impatto ambientale minimo (l’energia consumata dai server era inevitabile), dando una dimostrazione pratica di cosa significa organizzare una fiera sostenibile!

    Come è stato possibile?! Grazie ad un uso intelligente della tecnologia! La location della fiera è stata riprodotta sulla piattaforma Hypersmarter e chiunque (previa registrazione) poteva accedervi attraverso un PC e una connessione ad internet. Una volta registrati, i visitatori potevano spostarsi tra i padiglioni, visitare gli stand di loro interesse, guardare le smart talk o partecipare alle tavole rotonde… il tutto in maniera realistica ed immersiva.

    La procedura di registrazione era abbastanza semplice ed intuitiva; ciò nonostante, prima dell’evento, gli organizzatori hanno prodotto e diffuso una serie di contenuti informativi per fugare ogni possibile dubbio (video tutorial, guida, ecc..). Come primissimo step, i visitatori dovevano inserire i propri campi anagrafici e personalizzare il proprio biglietto da visita, in modo da poterlo scambiare con altri visitatori per poter essere facilmente contattati. Dopo aver inserito tutti i campi richiesti, l’utente poteva personalizzare il proprio avatar, scegliendo aspetto fisico ed abbigliamento. Quanto tempo richiedeva questa procedura? Personalmente ho impiegato circa una decina di minuti per completarla… pochi clic ed ero in fiera!

     

     

     

     

     

     

    La prima cosa che mi ha colpito, una volta entrato, è stata la grande attenzione ai particolari: la sensazione era quella di trovarsi realmente all’interno di una fiera, con tanto di viavai, banner pubblicitari, Info Point, stand, spazi dedicati al networking e tavole rotonde.

     

    Come ho fatto ad orientarmi?

    La piattaforma metteva a disposizione di ogni utente una dashboard, progettata per semplificare tutte le azioni strategiche richieste, come ad esempio modificare il proprio profilo ed avatar, accedere alla “Mappa”, richiedere il supporto da parte degli organizzatori (in caso di problemi tecnici), scambiare biglietti da visita, mettersi in contatto con gli altri utenti o controllare in ogni momento la propria borsa virtuale (BAG). Tutti i documenti salvati (biglietti da visita, brochure e schede prodotto), andavano a finire proprio lì, nella borsa virtuale, e potevano essere visionati e/o scaricati. Personalmente ho apprezzato moltissimo questo aspetto, perché mi ha permesso di risparmiare tantissimo tempo e di vivere serenamente la fiera, senza dovermi preoccupare di conservare biglietti e documenti cartacei!

     

    Passando agli aspetti logistici (sono sicuro che vuoi saperne di più), la fiera era suddivisa in 5 padiglioni:

    - reception con Info Point, istruzioni e mappa;

    - auditorium con l’area dedicata alle tavole rotonde;

    - padiglione Tourism;

    - padiglione Tourism and Smart Talk;

    - padiglione Energy, Tech and Mobility.

     

    Gli ultimi 3 padiglioni erano dedicati agli espositori: ce n’erano ben 57 in fiera!

    Per spostarsi da un padiglione all’altro bastava entrare nella dashboard, selezionare “Mappa” e cliccare sul padiglione di proprio interesse. Una volta arrivati ci si poteva spostare con le frecce della tastiera o con il mouse, oppure (più semplicemente) si poteva tornare su “Mappa”, selezionare lo stand di proprio interesse e raggiungerlo con un clic.

     

     

     

     

     

     

    Gli Stand degli espositori, personalizzati e brandizzati, presentavano una serie di contenuti multimediali cliccabili (video e infografiche), l’avatar di un referente, con i contatti principali dell’azienda, una brochure e una o più schede prodotto scaricabili.

    In questo modo, l’utente interessato ad approfondire la conoscenza di un’azienda non doveva far altro che raccogliere tutto il materiale disponibile ed eventualmente scrivere in chat al referente, per prospettargli/le la possibilità di una call/videocall conoscitiva! Nulla di più semplice!

    Un’altra funzione che ho apprezzato tantissimo era il “Cerca”, disponibile nella dashboard. La barra di ricerca consentiva di cercare aziende, prodotti e utenti presenti in fiera, filtrandoli per categoria.

     

    Ha funzionato?!

    A giudicare dai numeri sembrerebbe proprio di sì! Come faccio a dirlo? Chiunque abbia partecipato alla fiera ha potuto notare che in giro per i padiglioni c’erano “assembramenti” di avatar praticamente ovunque! Personalmente ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con numerose realtà presenti in fiera e lo stesso vale per i miei colleghi. Oltre a questo, ho partecipato con grande interesse alle tavole rotonde proposte. A proposito, se ti interessa ascoltare i webinar andati in onda, puoi trovarli sul canale YouTube della Fiera, insieme a tutte le smart talk!

     

    É stato come partecipare ad una fiera in presenza?

    Sicuramente no, non prendiamoci in giro. Nessuno strumento può sostituire un’interazione umana vera e genuina! Non entro neanche nel merito della sostenibilità economica. Come abbiamo già sottolineato nell’ultimo articolo sulle fiere virtuali, in questo modo viene meno tutto l’indotto economico di una fiera. Eppure, sono fermamente convinto che questa modalità sia assolutamente lodevole. Bisogna riconoscere un grande merito agli organizzatori, che in questo modo hanno dato l’opportunità a tante persone ed aziende di partecipare in sicurezza ad un evento fieristico, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia e (aspetto non meno importante) senza alcun impatto per l’ambiente! Non ci sono dubbi, dunque, sul fatto che una fiera in presenza non sia paragonabile con una virtuale. Allo stesso tempo è fuori discussione la grande utilità ed efficacia della tecnologia messa in campo e tutto lascia presagire un futuro in cui reale e virtuale saranno sempre più integrati. Il nostro auspicio è che tutte queste innovazioni vengano impiegate in maniera saggia e consapevole, per migliorare la qualità della vita sul pianeta, garantendo uno sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo.

     

    Che ne pensi?! Faccelo sapere nei commenti.

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