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    Quando il divertimento incontra la sostenibilità

    20 gennaio 2021

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    Vi presentiamo Ecofesta!

    Vi siete mai chiesti qual è l'impatto ambientale di un evento?

    Purtroppo, nella maggior parte dei casi, l’altra faccia della medaglia (dietro al divertimento) sono tonnellate di rifiuti e tanto spreco!

    Per fortuna c'è qualcuno che si è posto questo problema e ha individuato una valida soluzione.

    Stiamo parlando di Ecofesta, la certificazione volontaria nata dall’ingegno di tre giovani pugliesi: Roberto Paladini, Ilaria Calò e Loreta Ragone.

    La loro mission è “trasformare gli eventi in un’occasione di sensibilizzazione e informazione sulle pratiche green, attraverso attività di differenziazione dei rifiuti, riduzione delle emissioni di CO2, informazione e sensibilizzazione ambientale.”

    In questo articolo intervistiamo Ilaria Calò, una delle fondatrici, per portarvi la sua testimonianza diretta.

     

    Come nasce la vostra idea?

     

    Nasce dalla semplice osservazione del territorio. Quando avevamo 25 anni circa, con la nostra associazione CulturAmbiente Onlus, eravamo giovani attivi sulle tematiche ambientali e assidui frequentatori di feste, come sagre, concerti ed eventi, che nel nostro territorio pullulano, soprattutto d’estate. Quello che vedevamo, alla fine di ogni evento, era uno scenario apocalittico: rifiuti ovunque, abbandonati e mischiati…ed ecco come ci è venuta l’idea; abbiamo riflettuto sull’impatto degli eventi sul territorio. Da quel momento abbiamo iniziato a studiare e approfondire vari modelli gestionali, fino a creare il nostro modello unico e originale.

     

    Quali sono i requisiti minimi per poter considerare sostenibile un evento?

     

    I requisiti minimi sono sicuramente effettuare correttamente e in maniera oculata la raccolta differenziata, utilizzare di stoviglie durevoli o usa e getta compostabili, per ridurre al minimo la produzione di plastica, recuperare la frazione organica, ridurre gli imballaggi, ridurre le emissioni di Co2, e coinvolgere il pubblico con un’attiva informazione. 

     

     

    Ecofesta Puglia

     

     

    Di questi tempi il tema della sostenibilità è sempre più diffuso. Secondo voi, al di là della teoria, quali sono gli aspetti più difficili da affrontare nell’attuazione di modelli sostenibili? Parlando del vostro lavoro, ad esempio, quali sono i maggiori ostacoli che vi capita di incontrare?

     

    Gli organizzatori molto spesso hanno bisogno di essere seguiti, ci vuole tanta formazione e assistenza nei loro confronti, e il pubblico va guidato e indirizzato, purtroppo non seguire le varie fasi dell’evento non garantisce la buona riuscita del modello. Il vero ostacolo crediamo sia questo.

     

    Secondo voi quali sono le principali innovazioni e/o azioni da attuare a livello locale per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile? Se poteste fare un appello alle istituzioni, cosa gli chiedereste?

     

    Le principali innovazione/azioni dovrebbero essere quelle che rendono i comportamenti green spontanei e naturali, ma purtroppo così non è. Alle istituzioni chiediamo incentivi economici, fiscali e normativi che incoraggino realmente le buone prassi e l’economia circolare, e sempre più formazione e sensibilizzazione di tutti gli stakeholder interessati all’organizzazione di un evento, come organizzatori, fornitori e fruitori.

     

    Sulla base della vostra esperienza, quali sono i principali motivi per cui gli organizzatori di eventi scelgono di richiedere la vostra certificazione?

     

    Perché vengono seguiti e si fidano delle nostre competenze ed esperienza su più di 300 eventi in 9 anni di attività. Il loro evento risulta più bello e pulito e si crea una sorta di “evento nell’evento”, visto che con la nostra presenza intratteniamo e coinvolgiamo il pubblico.

     

    Come reagisce la gente quando scopre di aver preso parte ad un evento targato Ecofesta? C’è qualche episodio in particolare che vi piacerebbe raccontare?

     

    Ci sono tanti episodi singolari e simpatici che ci hanno fatto riflettere. Quello che chiediamo è un semplice cambio di abitudini: differenziare i rifiuti, piuttosto che buttare tutto insieme. Mi viene in mente la storia di una turista in vacanza da noi, se non sbaglio nell’estate 2013. Ci trovavamo a lavorare per una sagra in una nota località marina, dove normalmente non si effettuava la raccolta differenziata (noi prendiamo sempre accordi con le ditte dei rifiuti, affinché ciò avvenga durante gli eventi che gestiamo). Questa turista ci vede e ci viene in contro correndo, chiedendoci di poter conferire da noi i rifiuti che aveva prodotto durante la sua permanenza qui: era abituata da anni a fare la raccolta differenziata e non ce la faceva proprio a mettere tutto in un unico sacco. Noi le abbiamo detto di sì, ovviamente. La turista è tornata nel B&B dove alloggiava, ha preso tutte le buste differenziate ed è tornata all’isola ecologica di Ecofesta, soddisfatta…non smetteva di ringraziarci! Ecco questo esempio denota anche qui un semplice cambio di abitudine.

     

     

     

     

    Siete contenti dei risultati raggiunti fino ad ora? Vi andrebbe di condividere i vostri numeri?

     

    Si, siamo molto contenti, ma vogliamo fare sempre di più e vedere il nostro progetto continuare a crescere. Allora diamo un po’ i numeri:

    - 9 anni di attività sul territorio;

    - Oltre 300 eventi pugliesi, tra cui grandi eventi come La Notte della Taranta, Fiera del Levante e Medimex;

    - Partecipazione a eventi fuori regione come “Una montagna di pace" in provincia di Catanzaro e Puglia Village a Roma;

    - Oltre 200 partner coinvolti sul territorio pugliese (pubbliche amministrazioni, associazioni, pro loco, cooperative e aziende);

    - 160 tonnellate di rifiuti differenziabili salvati dalla discarica;

    - 380.000 kWh di Energia Verde immesse;

    - Oltre 1,5 milioni di stoviglie biodegradabili e compostabili utilizzate;

    - Oltre 200 informatori ecologici formati sul territorio pugliese.

     

    Siamo sicuri che anche voi non vedete l’ora di tornare sul campo. Nel frattempo, come state affrontando questo periodo di stop? Progetti per il futuro?

     

    Si, assolutamente non vediamo l’ora di ritornare in azione, nel frattempo stiamo pensando ad un’evoluzione di Ecofesta…Ecofesta 2.0, dal local al global, ci stiamo lavorando proprio in questi mesi e contiamo di ripartire nel 2021 con questa grande novità, ma ancora non possiamo rivelarvi nulla!

     

     

    Siamo proprio curiosi di conoscere le novità che ci ha anticipato Ilaria. Condividere la sua esperienza è stato un vero piacere, soprattutto perché infondo condividiamo una mission importantissima: coniugare divertimento e sostenibilità! Il messaggio che ci teniamo a far passere è che possiamo (e dobbiamo) divertirci, senza rinunciare alla tutela ambientale! Sei d’accordo?!

    Aiutaci a diffondere la nostra mission: insieme possiamo fare tantissimo!

     

    #EcoFesta #BusForFun #WeTheFun #WeTheGreen

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