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    Quando il divertimento diventa accessibile

    3 marzo 2021

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    La storia di Abilfesta

    Cosa significa rendere accessibile un evento? E soprattutto come si fa in pratica?

    La risposta non è affatto banale! Ecco perché abbiamo pensato di farcelo spiegare da chi lavora in quest’ambito da anni.

    Stiamo parlando di Veronica Calamo, Presidente del CDA della Cooperativa Sociale “L’integrazione Onlus” e ideatrice del Marchio Abilfesta.

    Quello che più ci ha colpito di Veronica è la sua passione ardente: per lei non si tratta di un lavoro come tanti altri, bensì di una vera e propria missione!

     

    Come nasce la tua passione per un settore delicato come quello della disabilità?

     

    La mia passione per il settore della disabilità nasce in famiglia. Avendo una sorella minore disabile dalla nascita sono cresciuta con la convinzione che non vi sia differenza tra quelli che il mondo “normale” chiama disabili e tutti gli altri. Crescendo mi sono resa conto che questo concetto apparteneva solo a me e pochi altri. Nasce così il mio impegno nel valorizzare le differenze ed integrare le diversità.

     

    Secondo te, quali sono ad oggi i principali problemi ed ostacoli all’inclusione sociale?

     

    Sicuramente pesa molto la mancanza di infrastrutture che consentano alle persone con disabilità di superare i propri limiti fisici, mettendole al pari di tutti gli altri, dandogli le stesse opportunità… mi riferisco alle barriere architettoniche per intenderci. Anche se in realtà, in base alla mia esperienza, i limiti più grandi sono le barriere psicologiche: la paura della diversità in primis!

     

     

     

     

    Cosa ti ha portata a maturare l’idea di un marchio di accessibilità?

     

     

    Frequentando i vari eventi per motivi privati mi sono resa conto che l’organizzazione degli stessi trascurava, o addirittura dimenticava le persone con disabilità, ignorando completamente le loro esigenze, a partire dal semplice desiderio di partecipare. A quel punto ho iniziato a pensare ad un modo per eliminare tutte le difficoltà che un diversamente abile incontra ogni volta che desidera partecipare ad un evento. Nasce così l’idea di creare un marchio di accessibilità. Il progetto prende vita nel 2018, quando l’ho registrato al Ministero dello Sviluppo Economico e da allora inizia la nostra avventura.

     

    Quali sono le caratteristiche di un evento Abilfesta? In che modo si differenzia da un qualsiasi evento e perché un organizzatore dovrebbe richiederlo? Che servizi offrite per supportarlo?

     

    Sostanzialmente mettiamo il nostro know-how e la nostra esperienza al servizio di organizzatori di eventi ed operatori turistici, aiutandoli nella definizione di linee guida e misure idonee a rendere accessibile un evento e/o una vacanza. L’obiettivo è fare in modo che la persona disabile possa muoversi in autonomia dalle proprie famiglie, sapendo che in caso di bisogno, può sempre contare su uno staff di accompagnatori qualificati.

    Tra i servizi offerti dal marchio ci sono:

    - info-point e info-line finalizzati al reperimento di informazioni utili riguardanti l'accessibilità dell'evento;

    - personale addetto ai lavori (oss, interpreti lis etc..) che possa prestare assistenza qualificata;

    - percorso idoneo per l'accesso all'evento;

    - servizi igienici accessibili e facilmente raggiungibili;

    - noleggio gratuito sedie a rotelle per brevi spostamenti.

    Il nostro marchio non fa altro che applicare quanto sancito dall'art. 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

     

    Come reagiscono le persone con disabilità quando scoprono che il loro evento preferito è accessibile? Ti va di raccontarci qualche aneddoto?

     

    La reazione più frequente che ho riscontrato è lo stupore. I feedback sono totalmente positivi e il numero degli utenti è in continua crescita, anche grazie all’attività di comunicazione multicanale svolta dal nostro staff. Di aneddoti ne potrei citare tanti… potremmo scrivere un articolo solo su questo volendo! Racconterò i primi che mi vengono in mente: all’evento “Birra and Sound”, un ragazzo non vedente di Pordenone rimase stupefatto nel trovare nello stand delle birre il menù scritto in braille, perché per la prima volta non aveva bisogno dell’aiuto della moglie; un turista proveniente da Padova ha avuto la possibilità di partecipare alla “Notte della Taranta” viaggiando da solo… la sua incredulità è terminata nel momento in cui ha avuto riscontro che quello che gli era stato promesso  prima dell’evento, si è avverato!

     

     

     

     

    Sei soddisfatta del lavoro svolto finora? Condivideresti qualche numero con i nostri lettori?

     

    Se penso al punto di partenza sono sicuramente soddisfatta di risultati raggiunti, anche se sono convinta che c’è ancora tanto da fare. La strada da percorrere è ancora molto tortuosa, ma siamo abituati ad abbattere le barriere!

    Alcuni numeri di eventi che hanno usufruito del marchio AbilFesta:

    - Circa 500 utenti assistiti in occasione della visita di Papa Francesco nel 2018 (Alessano);

    - Più di 200 utenti assistiti in occasione di Battiti Live 2019;

    - Più di 240 utenti assistiti in occasione della Notte della Taranta 2018/19;

    - Più di 200 utenti assistiti in occasione del Carnevale di Putignano 2020;

    - Una media di 120 utenti assistiti ogni anno in occasione del Festival Birra&Sound.

     

    Prima, chiacchierando, ci hai detto che per attuare dei cambiamenti sostanziali bisogna avere il coraggio di pensare ed agire fuori dagli schemi. Potresti farci qualche esempio?

     

    Sono convinta che se si vuole cambiare qualcosa bisogna pensare in modo difforme da tutti gli altri, percorrendo sentieri mai battuti, senza avere paura dell’ignoto. Tanti anni fa, all’inizio della mia esperienza, decisi di effettuare una vacanza all’interno di un villaggio turistico, con un gruppo di ragazzi con varie disabilità. Quando andai ad ispezionare il villaggio per prenotare mi resi conto della totale mancanza di infrastrutture idonee ad accogliere il nostro gruppo. Avrei potuto rinunciare all’idea, imputando la colpa al “sistema”, ma poiché la voglia di cambiamento superava le difficoltà apparenti, decisi di convincere i titolari della struttura ad adeguare il villaggio alle esigenze del nostro gruppo. Come ho fatto? Per prima cosa ho evidenziato il dovere morale di dare la possibilità a tutti di andare in vacanza. Secondariamente, li ho fatti riflettere sull’opportunità di investire in un nuovo mercato turistico. Volete qualche altro esempio?! Potrei citarvi qualcuna delle nostre battaglie per l’inclusione ai grandi eventi. Mi viene subito in mente la nostra protesta del 2014, quando in un concerto con migliaia di spettatori, erano stati predisposti solo 15 posti per le persone con disabilità! Non voglio dilungarmi eccessivamente… vi dico solo che ci siamo attivati per segnalare questa situazione a tutte le istituzioni locali e alla fine siamo riusciti ad ottenere la modifica del piano di sicurezza e il raddoppio della pedana riservata alle persone disabili!

     

    Progetti per il futuro? Siete pronti per la ripartenza?

     

    Dal 2018, data della nascita di AbilFesta, gli eventi che hanno usufruito del marchio sono stati circoscritti nelle provincie Pugliesi. Il nostro obiettivo per il futuro è portarlo anche in altre regioni e, perché no, anche in altri stati. Il riscontro positivo ottenuto nel nostro territorio ci spinge ad impegnarci per raggiungere questi obiettivi, nella consapevolezza che ci sono tantissime persone disabili che senza il nostro aiuto non potranno frequentare i loro eventi preferiti, come farebbe chiunque altro!

     

     

    La testimonianza di Veronica è eloquente! La sua storia ci insegna che nessun ostacolo è insuperabile. L’importante è crederci e combattere con tutte le proprie forze, anche quando sembra impossibile… anzi, soprattutto quando sembra impossibile. D’altronde, come diceva Nelson Mandela “sembra sempre impossibile finchè non viene fatto”.

    Sei d’accordo?! Aiutaci a diffondere questo messaggio, INSIEME POSSIAMO REALIZZARE L’IMPOSSIBILE!

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