Dove vuoi andare e da dove vuoi partire?

    BUS... A NEW EXPERIENCE

    11 Agosto 2021

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    Per sperimentare chilometro dopo chilometro il senso intero del viaggio.

    La diffusione del Covid-19 e la conseguente crisi hanno portato uno sconvolgimento non indifferente nella capacità di misurare il turismo, determinandone in taluni casi l’interruzione e la sospensione dell’analisi dei flussi.

    Il mese scorso l’Istat ha diffuso i risultati di un’indagine relativa le intenzioni degli Italiani di effettuare vacanze nel periodo giugno-settembre 2021. Il quadro che emerge da questa delinea il tipo di vacanza che gli italiani hanno intenzione di fare questa estate, ancora influenzati dall’emergenza sanitaria. Il 33,3% degli italiani resterà nella regione di residenza, mentre il 63,6% ne sceglierà una diversa. In generale la durata complessiva della vacanza non supererà i 14 giorni e quasi la totalità delle persone preferiscono raggiungere la destinazione con il mezzo proprio (84%).

    La ripresa del mercato turistico interno è stata così commentata da Gianfranco Lorenzo, direttore del settore ricerca di CST Firenze “L’accelerazione della campagna vaccinale e l’introduzione del passaporto sanitario che consentirà ai turisti europei di viaggiare liberamente tra i Paesi dell’Unione ha certamente incoraggiato le scelte di vacanza, ma ci vorrà ancora del tempo per recuperare il crollo di questo ultimo anno e mezzo”.

    Molti vacanzieri della scorsa estate hanno avuto a che fare con contrattempi last minuti dovuti soprattutto alla cancellazione voli, con conseguenti repentini cambi di programma. L’estate 2021 è partita e ha evidenziato la voglia delle persone di tornare a muoversi, di ritrovare quella “normalità” nel viaggiare all’interno di un contesto di maggiore sicurezza e tranquillità, specie dal punto di vista sanitario.

    Le misure adottate per il contenimento del virus hanno costretto le persone a comportamenti più attenti. Anche per andare in vacanza si deve continuare a osservare le buone abitudini entrate a far parte del nostro quotidiano negli ultimi mesi: indossare la mascherina, igienizzare le mani e mantenere il distanziamento. Che si viaggi in aereo, in auto, in nave, in pullman o in treno, si devono sempre e comunque rispettare le regole per garantire la nostra sicurezza e quella degli altri. 

    L’emergenza Covid-19 ancora oggi è la causa di molte limitazioni negli spostamenti in Italia e all'esteroFermo restando che la situazione è in continua evoluzione, è sempre bene valutare la situazione e mettere la salute di tutti davanti qualsiasi cosa. Il green pass (che per viaggiare in Europa deve attestare di aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni / esser guariti dal virus entro i 180 giorni dal primo tampone positivo / di aver fatto un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti all’ingresso nel Paese con esito negativo) doveva “risolvere” la questione vacanze anche all’estero. Ma la nuova ondata di diffusione del virus sta costringendo molti Paesi ad adottare ulteriori restrizioni, dai certificati ai tamponi extra alle quarantene. 

     

     

     

    Ma torniamo ai dati dell’indagine Istat che confermano la tendenza a ridurre la distanza degli spostamenti, scegliendo mete domestiche e nazioni confinanti, a contatto con la natura, lontano da luoghi affollati e attività open air. Se davvero fosse cosi, perché preferire il mezzo privato quando si potrebbe benissimo utilizzare un servizio alternativo?

    Non sempre lasciando la vecchia via ci si imbatte in un percorso peggiore; cambiare le abitudini può spesso sorprenderci in positivo!

    Il viaggio in sé deve essere qualcosa che ci appassiona, che ci fa evadere dalla routine quotidiana, che ci porta a vivere qualcosa di diverso. Ci sono vari motivi che ci spingono a viaggiare e, di conseguenza, a pensare a come gestirne il costo, la qualità e la modalità.

     

    Nella vita di tutti i giorni sono sempre più le persone che decidono, specie in città, di spostarsi con mezzi non inquinanti, come la bicicletta, i mezzi elettrici, i treni urbani.

    Perché non continuare a farlo anche nel momento di svago, lasciando la propria confortevole auto in garage?

    In questo articolo vi avevamo parlato della sicurezza sui mezzi pubblici, portando alla vostra conoscenza una indagine svolta dall’Università di Genova, la quale ha dimostrato che “indossando correttamente la mascherina, le probabilità di contagio a bordo di un mezzo pubblico, in particolare un bus, sono minime, anche in presenza di un soggetto infetto e con un tempo di permanenza di mezz’ora”.

    Ecco perché il viaggio in bus, qualunque sia la destinazione, deve essere oggi rivalutato e considerato un’ottima alternativa agli altri mezzi di trasporto classici.

    Il bus è un’ottima scusa per uscire dalla propria confort zone e vivere una new experience.

    Perché? Il tragitto in autobus è un’occasione per sperimentare chilometro dopo chilmotero il senso intero del viaggio.

    Pensateci bene. Nessun aeroporto gremito e nessuna coda per il check in, gente chiassosa stipata nella carrozza del treno, costo economico del biglietto, zero stress alla guida imbottigliati nel traffico.

    Le autostazioni sono collocate quasi sempre in centro città, o nelle prossimità di questo. Una volta individuata la destinazione sarà sufficiente fare una piccola ricerca per individuare il bus che ci porterà il più vicino possibile, scoprire quando e dove salire sul mezzo, acquistare il biglietto on line… e raggiungere la destinazione senza dover pensare ad altro!

    Invece di impiegare le energie concentrandosi sulla guida con occhio vigile al traffico, ci si può rilassare e usare il tempo per leggere, lavorare al pc, fare un pisolino, ascoltare musica e quant’altro.

    Ma soprattutto si possono fare nuove e curiose amicizie. Un viaggio in bus diventa così qualcosa di interessante e divertente. Prestiamo attenzione e osserviamo le persone accanto a noi. Avete mai provato a ipotizzare la vita quotidiana di chi vi sta vicino? Avete mai immaginato una storia bizzarra attorno allo sconosciuto che vi siede di fianco? Dovete provarci almeno una volta.

    Ecco un altro dei vantaggi dell’utilizzo del bus al quale sicuramente non avevate pensato: risveglia la fantasia!

    Se invece non siete bravi con la fantasia, potete sempre iniziare a scambiare quattro chiacchiere con altri viaggiatori. Scoprirete che possiedono tutti una storia da raccontare, una mentalità e punti di vista differenti, stati d’animo mutabili. È uno scambio continuo, un confrontarsi con gli altri.

     

     

     

    Non dimentichiamoci infine del vantaggio ecologico: viaggiare in bus significa ridurre l’inquinamento (sia per quanto riguarda l’emissione di anidride carbonica, che per l’inquinamento acustico) e aiuta a diminuire la congestione su strada.

     

    Certo, come tutti i mezzi di trasporto ha anch’esso i suoi svantaggi: ad esempio a volte (anche se molto raramente) possono capitare bus con sedili non particolarmente comodi, specie per persone alte di statura. Ma il fatto di trovarsi accartocciati e appollaiati per ore sul un seggiolino sarà sicuramente qualcosa di cui ridere e raccontare agli amici al vostro rientro.

    Forza, gli aspetti positivi sono tanti e tali da rendere praticamente trascurabili quelli negativi.

     

    Diversi fattori influiscono direttamente o indirettamente sulla scelta del mezzo per raggiungere la destinazione, che sia lavorativa o di svago, ma le ricerche di mercato indicano che gli spostamenti in bus stanno tornando in auge anche grazie alla capillarità delle tratte offerte dalle diverse compagnie.

     

    Ogni persona ha una propria percezione personale del viaggio, ma serve la giusta dose di intelligenza, un pò di flessibilità e tanta apertura mentale per trasformare il viaggio da un semplice percorso ad un’esperienza di vita.

     

    E voi? Avete mai utilizzato il bus per spostarvi o raggiungere un luogo?

    Se cercate nuove ispirazioni per i vostri prossimi viaggi, continuate a seguirci!

     

    PS: Per recarsi in alcuni Paesi è obbligatoria la compilazione on line del Passenger Locator Form (PLF), tra cui Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna (ogni Paese ha un suo sito apposito per compilarlo). Inoltre per rientrare in Italia dall’estero è obbligatorio per tutti (tranne per chi viaggia con mezzo proprio e non si superano le 48 ore di permanenza all’estero).

     

     

    #WeTheFun #BusForFunBlog #BusRide

     

     

     

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